Everolimus in combinazione con Pasireotide LAR o Everolimus da solo nei tumori neuroendocrini pancreatici avanzati, ben differenziati e progressivi


Diversi studi hanno dimostrato l'attività antitumorale degli analoghi della Somatostatina ( SSA ) di prima generazione, in primo luogo mirati ai sottotipi 2 e 5 del recettore della Somatostatina ( sstr ) nei tumori neuroendocrini ( NET ).
Pasireotide ( Signifor ), un analogo della Somatostatina di seconda generazione, è mirato a più sottotipi del recettore della Somatostatina.

E' stata confrontata l'efficacia e la sicurezza di Pasireotide più Everolimus ed Everolimus da solo in pazienti con tumori neuroendocrini pancreatici avanzati, ben differenziati e progressivi.

I pazienti sono stati randomizzati per ricevere una combinazione di Everolimus ( 10 mg/die per via orale ) e Pasireotide con rilascio a lunga durata ( 60 mg/28 giorni intramuscolare ) oppure Everolimus da solo ( 10 mg/die per via orale ), stratificando per uso precedente di analogo della Somatostatina e livelli sierici basali di cromogranina A ed enolasi neurone-specifica.

L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ). Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza globale, il tasso di risposta obiettiva, il tasso di controllo delle malattie e la sicurezza.
La risposta ai biomarcatori è stata valutata in un'analisi esplorativa.

Su 160 pazienti arruolati, 79 sono stati randomizzati al braccio combinato e 81 al braccio Everolimus.
Le caratteristiche demografiche di base e della malattia erano simili tra i bracci di trattamento.

Non è stata osservata alcuna differenza significativa nella sopravvivenza libera da progressione: 16.8 mesi nel braccio combinato rispetto a 16.6 mesi in braccio Everolimus ( hazard ratio, HR=0.99 ).

Risposte parziali sono state osservate nel 20.3% rispetto al 6.2% dei pazienti nel braccio combinato rispetto al braccio Everolimus; comunque, il tasso globale di controllo delle malattie è stato simile ( 77.2% vs 82.7% rispettivamente ).
Nessun miglioramento significativo è stato osservato nella sopravvivenza complessiva mediana.

Gli eventi avversi sono stati coerenti con il profilo di sicurezza noto di entrambi i farmaci; l'iperglicemia a digiuno di grado 3 o 4 è stata osservata rispettivamente nel 37% e 11% dei pazienti.

In conclusione, l'aggiunta di Pasireotide a Everolimus non è stata associata a miglioramento della sopravvivenza libera da progressione, rispetto a Everolimus da solo, in questo studio.
Sono necessari ulteriori studi per delineare i meccanismi con cui un analogo della Somatostatina rallenta la crescita tumorale nei tumori NET. ( Xagena2017 )

Kulke MH et al, Ann Oncol 2017; 28: 1309-1315

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